venerdì 26 luglio 2013

ON THE ROAD

" A quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che  mi interessano, perchè le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbedigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno " Oooooh!". Come li chiamavano, questi ragazzi, nella Germania di Goethe?"

" L'aria era calda e dolce. Avrei voluto andare a prendere di nuovo Rita e dirle molte altre cose, e far veramente all'amore con lei, questa volta, e calmare la sua paura degli uomini. Ragazzi e ragazze hanno rapporti così tristi in America; snobismo vuole che cedano immediatamente al sesso senza adeguate parole preliminari. Non parole di corteggiamento, ma sincera apertura dell'anima, perché la vita è sacra e ogni momento prezioso."

" Avevo comprato il biglietto e stavo aspettando l'autobus per LA quando all'improvviso mi passò davanti una ragazza messicana in pantaloni, assolutamente deliziosa. (....) Ebbi una fitta al cuore come tutte le volte che vedevo una ragazza che amavo andare nella direzione opposta alla mia in questo mondo troppo grande. L'altoparlante annunciò l'autobus per LA. Presi la mia borsa e salii, e chi trovai seduta dentro tutta sola se non la ragazza messicana? Mi lasciai cadere sul sedile di fronte al suo e cominciai a far lavorare il cervello. Mi sentivo così solo, così triste, così stanco, così tremante, così spezzato, così distrutto che raccolsi tutto il coraggio che avevo, il coraggio necessario ad avvicinare una ragazza sconosciuta, e agii. E anche così passai cinque minuti a battermi le cosce al buio mentre l'autobus partiva giù per la strada.
Devi farlo, devi o morirai! Brutto cretino, parlale! Cosa ti succede? Non sei stanco di stare solo?"

JACK KEROUAC, ON THE ROAD